Donazione mitocondriale
Le Malattie mitocondriali sono delle patologie ereditarie che possono causare gravi problemi di salute che portano alla compromissione della qualità della vita e, in molti casi, alla riduzione delle aspettative di vita stesse.
Le Malattie mitocondriali possono derivare da mutazioni del DNA nucleare che presentano una ereditarietà mendeliana o del DNA mitocondriale (mtDNA) che si trasmettono per via matrilineare, cioè vengono trasmesse esclusivamente dalle madri ai figli, siano essi di sesso maschile o femminile, con una ricorrenza estremamente variabile e difficilmente prevedibile.
La donazione mitocondriale è una tecnica di riproduzione assistita relativamente nuova che permette di evitare la trasmissione della malattia ai figli biologici di donne in cui la malattia è causata da mutazione genetica del DNA mitocondriale.
Tale tecnica è attualmente approvata nel Regno Unito ed utilizzata anche in altri paesi. E’ di questi giorni la notizia che in Australia è stato appena presentato in Parlamento un disegno di legge che ha preso il nome di “Meave’s Low”, in onore di Maeve Hood, una piccola paziente mitocondriale di 5 anni. La riforma verrà votata entro giugno.
In Italia, così come in altri Stati al mondo, questa tecnica non è ancora permessa.
Mitocon, quale portavoce in Italia degli interessi delle persone affette da malattie mitocondriali e delle famiglie, ha ritenuto opportuno raccogliere informazioni e fare un punto sullo stato dell’arte per mettere a disposizione dei soggetti interessati gli elementi per valutare l’opportunità di aprire un dibattitto pubblico sull’argomento della “donazione mitocondriale”. Nel 2020 Mitocon, quindi, ha iniziato una collaborazione con un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da bioeticisti, giuristi, medici e filosofi morali, che stanno collaborando sulla stesura di documento preliminare che verrà pubblicato nelle prossime settimane.